Carcere di Santo Stefano
Il Carcere borbonico di Santo Stefano fu voluto da Re Ferdinando IV alla fine del ‘700. L’ingegnere Francesco Carpi progettò il Carcere seguendo i principi del “panopticon”, spinto dalle innovative idee illuministiche dell’epoca e ispirato dall’architettura teatrale più usata nel periodo.Ancora oggi, resta un esempio mirabile di tale architettura, nonostante le modifiche e le aggiunte operate nel corso dell’ultimo secolo.
A prescindere dalla sua bellezza architettonica, il carcere viene ricordato anche per i personaggi come Spaventa, Settembrini, Bresci, Pertini, Scoccimarro, Terracini, Pugliese e tanti altri che sono stati ospiti di tale struttura e ci hanno lasciato numerose testimonianze della vita e delle difficoltà all’interno dell’Ergastolo.